Carmelo Cutuli

ARTISTA
Cutuli Carmelo (26/04/74) – scultura

INDIRIZZO
Via Carlo Alberto dalla Chiesa n° 39
50013
San Piero a Ponti, Campi Bisenzio (FI)

CONTATTI
caromelo@virgilio.it
www.myspace.com/carmelocutuli

INTERVISTA

LUIGI LOMBARDI VALLAURI
L’Arte è qualcosa che punta all’emozione estetica, ma l’emozione estetica può essere un punto d’appoggio per un balzo a qualcosa di ulteriore? Sei in grado di descrivere l’ulteriore?

Quando faccio scultura cerco di non soffermarmi troppo sull’emozione estetica. Quando succede perdo la scultura e quello che viene chiamato l’ulteriore.

GIULIANO DA EMPOLI
L’arte non può forse cambiare il mondo, ma può almeno tentare il cambiare il modo di vedere il mondo. Come pensi che la tua ricerca artistica possa cambiare il modo di vedere la città?

Semplicemente rappresentando ciò che fa parte del mondo, come è sempre stato fatto fin dall’antichità. Allora sarà come specchiarsi.

PIERO FERRUCCI
Pensando a una delle tue opere, come descriveresti la sua nascita e il suo sviluppo nel tuo mondo interiore?

Disegno e faccio scultura partendo da un ordine che diventa caos e poi ritorna ordine. Questo è il mio mondo interiore.

LUIGI ZANGHERI
Ritenete utile (o inutile) nell’attuale scenario del sistema dell’arte un atteggiamento “morale” in rapporto al proprio operare?

Per me sarebbe “immorale” non permettere di fare dell’Arte.

PIETRO GAGLIANO’
Una riflessione sugli studi d’artista impone l’interrogativo sulla distanza che l’artista pone, o elude, tra sé e il mondo e su quanto sia giustificabile oggi il lavoro di un artista che (seguendo un modello romantico e bohemien) ritenga di poter lavorare senza guardare oltre i confini del proprio spazio protetto. L’attualità (su scala locale e globale) che peso ha nel processo creativo? Quanto un artista dovrebbe avvertire il dovere di sollevare le questioni del disagio sociale, del dissesto ecologico, dell’emergenza geopolitica?

Io non lo vivo come un dovere. Se un artista è parte della società e spettatore del suo tempo le sue opere rifletteranno e racconteranno semplicemente qui e ora.

FIAMMETTA STRIGOLI
Televisione, pubblicità, personal computer, internet concorrono a caratterizzare l’individuo di questo nostro tempo come homo videns, un fruitore d’immagini esposto ad esperienze visive che sono il risultato della ricerca tecnica prima, tecnologica poi, e che hanno talvolta fornito “materiali” al fare arte, incidendo sul profilo dell’artista contemporaneo per l’opportunità di amplificare la propria traiettoria operativa, contaminando e ibridando i linguaggi espressivi.
Salto in positivo di creatività comunicativa, capace di cambiare nel tempo il significato di artista più vicino al profilo dell’artista rinascimentale o anti-arte che nega la “vera” creatività a partire dalla presa di distanza dal concetto di manualità, insito nei generi classici come il disegno, la pittura e la scultura?

Sono a favore della tecnologia ma non per questo smetto di giocare con l’argilla.

CRISTINA GIACHI
Si sentono parte di un movimento artistico fiorentino? Esiste una sinergia tra i giovani artisti? Esistono luoghi di discussione-confronto? Si lavora pensando alla città o il lavoro è rivolto ad un pubblico esterno?

Penso sia importante la condivisione tra artisti, ma non è regola che si debba appartenere ad un gruppo o far parte di un movimento. Più importante è l’incontro.

VALENTINA FILICE
Reputi che quello dell’artista possa essere ritenuto un mestiere pari agli altri? Se d’accordo, in che termini potrebbe regolarizzarsi all’interno del circuito economico e produttivo nazionale?

Basterebbe con l’iniziare ad amare il lavoro dell’artista più che cercare di regolarizzarlo.

MARIA GIULIANA VIDETTA
Qual è la vostra domanda? Più precisamente, l’opera d’arte/l’attività artistica risponde alla domanda che l’artista si è posto e che attraverso l’opera rimanda al fruitore?

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ARTEFICE
L’idea del progetto Case d’Arte nasce dall’intuizione di poter mettere in relazione varie realtà di creativi presenti in città  per poter così ampliare una rete di lavoro e quindi creare anche maggiori occasioni di visibilità.
Quali azioni potrebbero portare un contributo positivo alla scena culturale fiorentina?

Sicuramente cercare di ridare dignità a posti dimenticati. Cioè fare degli interventi artistici là dove si riscontra una necessità di rivalorizzare un posto, una struttura.

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