Vinicio Venturi

ARTISTA
Venturi Vinicio (04/12/71) – Pittura, Installazioni

INDIRIZZO
Via Biagini n°10
50125
Firenze

CONTATTI
inocivi@gmail.com

INTERVISTA

LUIGI LOMBARDI VALLAURI
L’Arte è qualcosa che punta all’emozione estetica, ma l’emozione estetica può essere un punto d’appoggio per un balzo a qualcosa di ulteriore? Sei in grado di descrivere  l’ulteriore?

Sono d’accordo con la premessa a questa domanda ma non tutta l’arte ha questo obiettivo.
Per quanto mi riguarda un’opera d’arte deve trasmettere in primo luogo l’emozione estetica…poi: il resto.

GIULIANO DA EMPOLI
L’arte non può forse cambiare il mondo, ma può almeno tentare il cambiare il modo di  vedere il mondo. Come pensi che la tua ricerca artistica possa cambiare il modo di vedere  la città?

L’opera d’arte è l’idea che l’artista ha del mondo. Sinceramente non so come il mio lavoro possa cambiare il modo di vedere la città.

PIERO FERRUCCI
Pensando a una delle tue opere, come descriveresti la sua nascita e il suo sviluppo nel tuo mondo interiore?

Un insieme di casualità che prendono forma grazie all’intuizione e il lavoro.

LUIGI ZANGHERI
Ritenete utile (o inutile) nell’attuale scenario del sistema dell’arte un atteggiamento “morale” in rapporto al proprio operare?

Credo che l’opera d’arte debba porre delle domande più che dare delle risposte e un “atteggiamento morale” non è certo l’ atteggiamento di chi s’interroga.

PIETRO GAGLIANO’
Una riflessione sugli studi d’artista impone l’interrogativo sulla distanza che l’artista pone, o elude, tra sé e il mondo e su quanto sia giustificabile oggi il lavoro di un artista che (seguendo un modello romantico e bohemien) ritenga di poter lavorare senza guardare oltre i confini del proprio spazio protetto. L’attualità (su scala locale e globale) che peso ha nel processo creativo? Quanto un artista dovrebbe avvertire il dovere di sollevare le questioni del disagio sociale, del dissesto ecologico, dell’emergenza geopolitica?

Credo che l’artista sia chiamato ad interrogarsi su temi di attualità vicini alla propria storia personale, penso ad un artista come Ai Weiwei, al suo incredibile lavoro esposto alla Tate Gallery.

FIAMMETTA STRIGOLI
Televisione,  pubblicità,  personal  computer,  internet  concorrono a caratterizzare l’individuo di questo nostro tempo come homo videns, un fruitore d’immagini esposto ad esperienze visive che sono il risultato della ricerca tecnica prima, tecnologica poi, e che hanno talvolta fornito “materiali”  al  fare arte,  incidendo sul  profilo dell’artista contemporaneo per  l’opportunità di  amplificare la propria traiettoria operativa, contaminando  e  ibridando  i  linguaggi  espressivi.
Salto in positivo di creatività comunicativa, capace di cambiare nel tempo il significato di artista più vicino al profilo dell’artista rinascimentale o anti-arte che nega la “vera” creatività a partire dalla presa di distanza dal concetto di manualità, insito nei generi classici come il disegno, la pittura e la scultura?

Buona parte degli artisti contemporanei per la realizzazione delle opere hanno bisogno di conoscenze e capacità che esulano dalle proprie competenze. L’esecuzione del lavoro da parte di personale specializzato per certi versi può ricordare “la bottega rinascimentale”.

CRISTINA GIACHI
Si sentono parte di un movimento artistico fiorentino? Esiste una sinergia tra i giovani  artisti? Esistono luoghi di discussione-confronto? Si lavora pensando alla città o il lavoro è  rivolto ad un pubblico esterno?

Frequento altri artisti, in particolare lo Studio D’arte 70 Rosso ma nel mio lavoro sono molto riservato.

VALENTINA FILICE
Reputi che quello dell’artista possa essere ritenuto un mestiere pari agli altri? Se d’accordo, in che termini potrebbe regolarizzarsi all’interno del circuito economico e produttivo nazionale?

Si…ma con delle peculiarità, l’esigenza di “creare” è indispensabile e gratuita. Per potersi regolarizzare è necessario innanzitutto un riconoscimento della qualità del proprio lavoro.

MARIA GIULIANA VIDETTA
Qual è la vostra domanda? Più precisamente, l’opera d’arte/l’attività artistica risponde alla domanda che l’artista si è posto e che attraverso l’opera rimanda al fruitore?

Le domande che ci si pongono davanti all’opera d’arte sono spesso diverse da quelle che l’artista si è posto perché l’opera d’arte ha una vita propria e comunica in maniera diversificata a seconda della sensibilità della preparazione dello stato d’animo…(e non solo) di chi la fruisce.

ARTEFICE
L’idea del progetto Case d’Arte nasce dall’intuizione di poter mettere in relazione varie realtà di creativi presenti in città  per poter così ampliare una rete di lavoro e quindi creare anche  maggiori  occasioni  di  visibilità.
Quali azioni potrebbero portare un contributo positivo alla scena culturale fiorentina?

Firenze negli ultimi anni ha una scena culturale attiva con eventi importanti come le mostre all’Ex3, la Strozzina, la stazione Leopolda, esposizioni come “For the Love of God” al Palazzo Vecchio, il cinema Odeon…ecc. Si può fare di più, ad esempio portando artisti di rilevanza internazionale. Ho visto un documentario su Anish Kapoor all’Odeon sul “Leviathan” esposto al Grand Palais di Parigi. Lo si potrebbe invitare a realizzare un lavoro “site specific” ad esempio alla Leopolda…..sarebbe grandioso.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Vinicio Venturi

  1. Stefania Di Laudo ha detto:

    Vinicio,mangi sempre una mela tutti igiorni?

Lascia un commento